Oggi, finalmente, è stato convertito in legge il
decreto cosiddetto della “Terra dei Fuochi” che introduce, tra le altre cose, il
reato di combustione dei rifiuti nel nostro codice penale.
Un ulteriore arma in
mano alla magistratura per arginare il disgustoso fenomeno dei roghi in
Campania.
Il provvedimento mira anche a reperire risorse per il risanamento
ambientale della città di Taranto, devastato dai troppi anni convissuti con i
fumi velenosi dell’Ilva.
E’
una buona notizia, soprattutto per quella gente che è costretta a vivere in territori
già martoriati da disagi occupazionali e piaghe sociali.
Certo
è un punto di partenza, ora bisogna vedere se la legge verrà applicata e in che modo.
Ripristino della legalità, tutela della salute
e bonifiche ambientali sono gli obiettivi che si intende raggiungere.
Un
compito arduo e molto costoso che vedrà impegnati diversi attori, (Istituto Superiore di Sanità, Ministero dell’Ambiente,
Esercito), alcuni con poteri speciali (Prefetto), una task force alla quale
guardano con speranza le vittime di questo disastro che solo l’uomo, con la sua
ignoranza e la sua atavica sete di denaro ha potuto creare.
Non
resta che aspettare e vedere gli eventi.
Visti i precedenti non sono ottimista, i provvedimenti caratterizzati dall’urgenza, di solito, non
hanno vita facile, ma apprezzo il
tentativo dello Stato e il fatto di aver riconosciuto i problemi sollevati da
quelle popolazioni. Far sentire la sua presenza e prendersi cura dei disagi dei
cittadini è la via giusta da seguire. Ora incrociamo le dita e speriamo che tutto
non vada in….. “fumo”.
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