Ormai è chiaro, Amazon, il colosso del commercio
elettronico statunitense, ha deciso di lasciare un’impronta indelebile nel
campo delle consegne delle merci e per sorprenderci, nel corso di una
trasmissione televisiva della CBS, per bocca del suo fondatore Jeff Beos,
ha annunciato l’avveniristico progetto di consegnare, in un lasso di tempo
molto contenuto, si parla di mezz’ora, ciò che i clienti ordinano via internet.
Come?
Tramite un “drone”, una sorta di scatola di alluminio con
otto eliche che, comandato a distanza, riesce a consegnare, di fronte alla
porta di casa del cliente, il famoso pacchetto giallo con la merce appena
ordinata. Il servizio si chiamerà “PRIME AIR” e se tutto andrà per il verso
giusto potrà essere avviato entro 5 anni negli Stati Uniti, leggi permettendo.
Questi velivoli,
chiamati “octocoper”, che viaggiano controllati da computer a bordo,
potranno trasportare colli pesanti fino a 2,5 chilogrammi e potranno coprire
distanze sino a 16 km dai magazzini Amazon, questo permetterà all’azienda di
risparmiare sia sui tempi di consegna, dato che permetterà al cliente di
ricevere l’ordine entro mezz’ora, che
sulle emissioni inquinanti. «È molto
meglio che i camion su strada per i trasporti», ha enfatizzato il fondatore
della società.
Naturalmente, prima di essere autorizzato, il progetto dovrà affrontare una serie di
test di sicurezza per avere il via libero definitivo da parte della FAA
americana (Federal Aviation Administration) .
Per Amazon è
un’enorme restyling pubblicitario della propria
immagine, ultimamente offuscata sia in Inghilterra, dove la BBC ha denunciato l'eccessivo carico di
stress a cui sono sottoposti i propri dipendenti, tanto da porli a seri rischi
di "problemi mentali e fisici", sia in Germania dove i lavoratori
minacciano di scioperare proprio sotto le festività natalizie a causa delle
«disumane» condizioni di lavoro e dei bassi salari.
Comunque sia, la tecnologia va avanti e sembra che
l’uso dei droni non conosca confini,
iniziative simili sono state promosse anche in Cina, dove una grossa società di
trasporti sta studiando la creazione di droni capaci di coprire notevoli km e
sollevare pacchi di notevole peso mentre in America una nota catena di
distribuzione alimentare sembra stia studiando il modo di portare le pizze a
domicilio con questi piccoli elicotteri, una sorta di Pony “volante” express.
Anche in Italia qualcuno sta pensando
all’utilizzo di questa tecnologia, pare che Equitalia stia sperimentando un
drone capace di suonare il campanello e di consegnare la cartella esattoriale
infilandola con estrema precisione sotto
la porta grazie ad un innovativo sistema GPS.
Naturalmente si tratta di un drone "super veloce", capace di
evitare oggetti di varia natura eventualmente scagliati dai malcapitati
intestatari delle cartelle.
I test, super segreti, sono già in avanzata fase
sperimentale, d’altronde la materia prima (tasse) non manca.
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