La visione improvvisa di un
gruppo di rondini che volano alte, lo sbocciare delle prime foglioline che
danno quel tenue tocco di verde agli scheletrici alberi che occupano i
viali delle nostre città, il rapido avanzare
mattutino dei colori dell’alba, il gradevole tepore del sole, sempre più
protagonista nelle nostre giornate, sono preludi di quel cambiamento climatico,
molto caro ai grandi letterati e così tanto desiderato durante le uggiose e
umide giornate invernali, che solo un termine femminile e dolce poteva
descrivere: la Primavera.
Scientificamente è un
periodo intermedio tra la fredda e la calda stagione, taluni preferiscono considerarla una rinascita, il
dolce e soave risveglio delle natura, talaltri, invece, la considerano un
ostacolo alla linearità dello scorrere del tempo perché si accompagna ad una
serie di costrizioni di cui farebbero volentieri a meno:
il cambio dell’ora legale, ad
esempio.
Interessante “sistema” nato
per poter risparmiare sulla bolletta energetica sfruttando le ore di luce
disponibili. Convenzionalmente una persona dovrebbe alzarsi alle tre del
mattino e spostare le lancette dell’orologio in avanti di un’ora.
Poiché non ho ben capito
perché proprio alle tre del mattino (anche se dò per certa l’esistenza di una
spiegazione logico-scientifica) sarei curioso di conoscere il “pirla” che si mette la sveglia a quell’ora
per portare avanti di un’ora le lancette e poter dire: cazzo un’ora in meno per dormire!
Comunque sgombriamo il campo
dalle “convenzioni scientifiche ” e torniamo all’obbligo di spostare le
lancette. Quanti di noi l’hanno fatto in
maniera perfetta?
Esistono due filosofie di
pensiero: quella che preferisce fare il cambio la sera prima e quella che
preferisce la mattina seguente, in entrambi i casi la domanda è sempre la
stessa: ma quante sveglie e orologi ha questa
casa?
In effetti, dopo aver fatto
visita alla sveglia della cucina, all’odiata sveglietta della camera da letto,
all’eventuale orologio da tavolo del soggiorno regalato dalla zia e agli
immancabili orologi da polso, uno pensa di aver risolto il problema.
Macché!!! quando tutto
sembra finito ecco che saltano fuori gli orologi che non ti aspetti e le
relative discussioni con la moglie o il marito o i figli (fate voi è a
piacere): lo sapevi o no che anche l’auto ha un orologio? Per colpa tua ho ritardato perché l’ora del cruscotto non è stata
cambiata. Lo sapevi o no che anche
il cordless e la segreteria telefonica hanno un orologio? Ma come
?! Ci vediamo tra un’ora e non hai cambiato la segreteria? Lo sapevi o no che i video registratori hanno una memoria? E allora perché non hai
cambiato l’ora? Ora ho perso la puntata di quella serie alla quale tenevo
tanto!! E poi il tiririrì tiririrì che rimbomba la domenica mattina
proveniente dall’immancabile sveglietta dimenticata sulla libreria della camera
degli ospiti!
Per non parlare del vecchio cellulare
di riserva, del timer del forno a microonde, dell’orologio della cameretta dei bambini,
del temporizzatore dell’innaffiatoio del giardino….. quanto cazzo di “lancette” ci
sono nella nostra vita? Sono stanco vado a dormire un’oretta!!!
Nessun commento:
Posta un commento