mercoledì 13 aprile 2016

Almeno una barriera cade

Dopo 1 anno e 7 mesi, giorno più giorno meno, e dopo varie letture e commenti sui vari blog e sulla stampa, a dire il vero un po’ fiacca nel trattare l’argomento,  rieccomi qui ad annunciare,  questa volta in modo definitivo, la notizia che stavo aspettando: l’abolizione dell’odioso bollino semaforico colorato sui  prodotti alimentari Made in Italy e il loro ritorno sulle tavole britanniche e di alcuni Paesi del Nord- Europa senza “barriere” pseudo scientifiche (più pseudo che scientifiche) che di fatto avevano isolato le nostre eccellenze culinarie con perdite percentuali a due cifre per i nostri produttori.

Per me era diventato un obbligo morale seguire e, nel mio piccolo, osteggiare  questa “antipatica” misura creata ad arte da “alcuni Paesi” per meri calcoli affaristici più che per motivi salutistici. Come avevo sostenuto nel post pubblicato nel settembre 2014 http://parsifran.blogspot.it/2014/09/basta-con-le-etichette-british-tavola.html che faceva il paio con quello pubblicato nel dicembre 2013 http://www.parsifran.blogspot.it/2013/12/bollino-tavola-molto-british.html, in piena autonomia legislativa, l’Olanda, la Scandinavia e il Regno Unito, avevano imposto alle industrie alimentari e della distribuzione, operanti sul proprio territorio, di etichettare i cibi con appositi bollini colorati così da permettere al consumatore, in un batter d’occhio, di identificare cibi “cattivi” - rossi -, contenenti zucchero, sale o grassi da quelli “buoni” - verdi -.

Questa prassi, a dir poco semplicistica, fuorviava le scelte dei cittadini in quanto indicava loro la sola presenza di elementi pericolosi per la salute in un determinato alimento senza considerarne l’aspetto dietetico (apporto calorico in rapporto alla quantità consumata) ponendo, di fatto, i nostri prodotti al bando dalle loro tavole.

Chi mai avrebbe comprato prodotti come il Prosciutto San Daniele, la Mortadella Bologna, l’olio extravergine d’oliva o la boccetta di aceto balsamico di Modena, rigorosamente marchiati con bollino rosso perché contenenti “anche” grassi, sale o zuccheri?

E così si arrivava al paradosso di vedere sugli scaffali del supermercato il bollino verde applicato, ad esempio, a bevande gassate “light” di industrie appartenenti a grosse multinazionali.   

Finalmente, con 402 voti a favore, 285 contrari e 22 astenuti, il Parlamento Europeo non solo ha bocciato questo sgangherato sistema di etichettatura, creato ad arte dai lungimiranti esperti britannici, ma ha anche chiesto alla Commissione UE di esaminare il fondamento scientifico alla base di questa decisione.  
Uno smacco.
In un periodo così buio per l’esistenza stessa dell’idea di “Unione” europea, buttar giù questa piccola “barriera” è un buon segno.     

lunedì 11 aprile 2016

Qualche tempo fa ho letto un racconto pubblicato sul sito rivelazioni.com dal titolo: Racconto di un marito.
L’ho trovato esilarante. Oggi, facendo ordine nei miei appunti, me lo sono ritrovato davanti e nonostante ne conoscessi la fine ho riso di gusto. Per chi non lo avesse ancora letto lo pubblico volentieri magari riesco a strappargli un sorriso.     


Racconto di un marito

Non ho mai capito perché le necessità sessuali degli uomini e delle donne sono così differenti fra loro… e non ho mai capito perché gli uomini pensano con la testa mentre le donne con il cuore. Però una notte mia moglie ed io siamo andati a letto. Abbiamo cominciato ad accarezzarci, massaggiarci, bacini etc, etc.

La questione è che io ero già pronto, ma proprio in quel momento lei mi dice: 'Adesso non ne ho voglia, amore mio. Voglio solo che mi abbracci' Ed io esclamo: 'CHEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE????????????????'

Al che mi dice le parole magiche di tutte le donne: 'Non sai connetterti con le mie necessità emotive di donna'.

Il punto finale è che quella sera non ci sarebbe stata nessuna lotta. Ho messo a posto gli oli afrodisiaci, ho spento le candele, ho tolto il disco di Baglioni (in quei momenti funziona quasi sempre) ho spento lo stereo ed ho rimesso in frigo lo champagne. Sono andato a farmi una doccia fredda per vedere se potevo calmare 'la bestia' e mi sono messo a guardare Discovery Channel a tutto volume per non fare dormire la figlia di mia suocera...Dopo un pò mi sono addormentato.

Il giorno dopo siamo andati al centro commerciale e mi sono messo a guardare orologi mentre lei si provava tre modelli carissimi di Armani. Come tutte le donne non sapeva decidersi, così le ho detto di prenderli tutti e tre.
A questo punto mi ha detto che le sarebbero servite delle scarpe nuove da mettere con i nuovi vestiti... 350 euro al paio... Le ho detto che andava bene.
Di lì siamo andati nella sezione casual dalla quale ha preso un piumino ed una borsa di Louis Vuitton. Era così emozionata! Credo pensasse che fossi diventato pazzo, ma ad ogni modo le ha prese lo stesso. Mi ha messo, quindi, alla prova chiedendomi un gonnellino corto da tennis. Non sa neanche correre, figuriamoci giocare a Tennis.
E' rimasta scioccata quando le ho detto di comprare tutto ciò che voleva. Era così eccitata sessualmente dopo tutto questo, ed ha cominciato a chiamarmi con tutti i nomignoli più affettuosi e stupidi che le donne usano. 'Cucciolone mio'; 'Topolino amoroso' e così via.

Siamo andati alla cassa a pagare.

E' stato qui che, essendoci solo una persona prima di noi, le ho detto: 'No amore mio, credo che in questo momento non ho voglia di comprare tutto questo'...
Se aveste potuto vederle la faccia… diventò pallida quando le ho detto: 'Voglio solo che mi abbracci'.
Sembrò quasi che stesse per svenire, le si è paralizzata la parte sinistra del corpo, le è venuto un tic nervoso all'occhio.

A questo punto le ho detto: 'Non sai connetterti con le mie necessità finanziarie di uomo'.