martedì 28 luglio 2015

KEPLER 452B SCOPERTA O BOMBA MEDIATICA?


Si chiama Kepler 452b e somiglia tantissimo alla nostra vecchia terra. E’ l’ultimo dei 4600 pianeti scoperti dagli scienziati che ha destato un certo clamore per via delle sue caratteristiche. Pare che abbia un sole come il nostro, che vi sia acqua allo stato liquido e che vi siano le condizioni ideali per la vita; insomma un clone, un po’ più grosso, circa il 60%, della nostra amata Gaia. Cosa comporterà questa scoperta? Cosa succederà al nostro vivere quotidiano?




“Na beneamata minchia” direbbe Cetto La Qualunque.  
E non è detto che il sottoscritto la pensi diversamente, magari con una punta di scetticismo.
Cominciamo col dire che la distanza tra noi e i supposti kepleriani quattrocentocinquantaduesimi di serie “b” (è il termine che trovo più appropriato, visto l’asettico nome scelto dalla NASA) è piuttosto considerevole; si parla di 1400 anni luce. Per cui, mettiamoci l’animo in pace perché, a meno che qualche altro scienziato non inventi, nel giro di pochissimi mesi, una navicella ultraveloce capace di triplicare la velocità della luce, non riusciremo mai a raggiungerla.
Fissato questo paletto, basiamoci sulle  notizie trionfalistiche, attribuite all’Agenzia Spaziale americana.

Sembra, pare, si dice che ….. sia un pianeta roccioso, ricco di ghiacciai e di acqua allo stato liquido, (un Trentino Alto Adige over size), che la distanza con il suo sole (la stella 452 appunto) sia tale da favorire lo sviluppo di forme di vita assai simili alle nostre, che la sua rotazione completa attorno alla sua stella sia di 380 giorni (solo 15 giorni in più rispetto alla nostra). E fin qui la speranza di avere nostri simili aldilà dello spazio è intatta.
Epperò ….c’è un però !! E’ possibile replicare a tale tesi? Ci sono riscontri tangibili tali da dimostrare l’inconfutabilità della notizia data con tale enfasi?
E’ più forte di me, non riesco proprio ad ingoiarla la notizia quando è parziale. Ripeto lasciamo perdere la distanza (talmente grande da non permettere a nessuno di fare un viaggio di andata e ritorno per poter confermare o meno ciò che fino ad oggi si dice) e veniamo ai fatti.
La scoperta si deve all’osservazione fatta da una sonda (chiamata “keplero”, da qui il nome) che, seppur fuori servizio dal 2013 e costretta ad operare con un difetto al sistema di puntamento, da distanza siderale, con i suoi occhi supertecnologici, attraverso complessi calcoli spettroscopici (che noi miseri tapini non capiremo mai, ma che sono gli unici che ci propinano), ha stabilito che il nuovo pianeta rientra nei canoni di un pianeta extrasolare simile alla terra.
In sostanza da una foto ci si è ricamato su, senza considerare almeno due piccoli particolari: l’atmosfera e la temperatura.
Premesso che non sono uno scienziato (lo si era capito) so però, per averlo sentito da qualche parte, che per respirare, noi umani, molto terrestri, abbiamo bisogno di una miscela composta da ossigeno (poco) e azoto (tanto) in un’esatta percentuale al cui variare subiamo conseguenze spiacevoli e che la temperatura del nostro corpo è molto sensibile al clima circostante. Due particolari questi che non sono stati tanto reclamizzati.
Si dirà, ma esistono altre forme di vita! Anche sulla terrà ci sono microorganismi che riescono a vivere in situazioni estreme. Vero, ma la notizia, così come è stata reclamizzata, ci ha indotto a pensare ciò che tutti intimamente speravamo di sentire:
la prova che non siamo da soli in quest’universo, che  l’uomo ha un alter ego aldilà delle stelle.


Insomma è stata lanciata una bomba mediatica nel mondo scientifico capace di sconvolgere tutte le nostre certezze sull’origine della vita.
Ora i casi sono due: o la notizia è vera, oppure, la NASA, d’accordo o meno con i media, ha voluto scioccare il mondo intero allo scopo di reperire quei fondi che ultimamente scarseggiano nelle loro casse.


Sia come sia, nell’attesa,  preferisco ancora vedere ET e fantasticare guardando le stelle.   

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