domenica 25 febbraio 2018

L'ITALIA SIAMO NOI



Immagine tratta da International Web Post


L'Italia siamo noi, riflette i nostri comportamenti, il nostro modo di vivere e pensare, le nostre abitudini. 
Oggi il nostro Paese, già culla di cultura, di arte, di accoglienza, di genialità,  è come un inutile specchio opaco, inadatto al suo scopo perché coperto da una patina di individualismo, di irresponsabilità e di qualunquismo così spessa da non permetterne il riflesso. E ciò causa enormi difficoltà nel giudicare, in maniera sincera e obiettiva, i nostri comportamenti, perché incapaci di vedere la nostra immagine. 
Siamo ciechi del nostro "io". 
Ascoltando i vari candidati alla guida del nostro Paese, rimango scettico e basito di fronte alla superficialità dei loro generici ed illusori teoremi risolutivi, elargiti alle "masse" con una tale leggerezza da far invidia alle piume di un pulcino. Ma ciò che maggiormente stupisce è l'interesse che suscitano questi affabulatori nei confronti della gente, sempre più sprovveduta e smemorata. 
A volte penso di vivere un incubo. Eppure basterebbe poco per aprire gli occhi e discernere, per esempio evitando coloro che pretendono di essere custodi di verità assolute, isolando quelli che etichettano il prossimo, sottrarsi a quanti si arrogano il diritto di pensare per gli altri,  liberandoci di coloro che alzano la voce pensando di far tacere chi la pensa diversamente. 
Se a tutto ciò aggiungessimo piccole dosi di etica e senso civico allora sì che potremmo sperare di assottigliare questa brutta e spessa patina e ritornare a vedere i colori della luce che questo nostro Paese sa dare.

sabato 24 febbraio 2018


QUANDO LA MAFIA VA CONTRO I CITTADINI ONESTI, LA SOCIETA' LATITA. 

Il Tribunale del Riesame di Palermo ha annullato le ordinanze di custodia cautelare emesse nei confronti di 21 dei 58 mafiosi accusati di aver taglieggiato per anni i commercianti agrigentini. E così, dopo aver entusiasticamente ammirato, dopo anni di silenzio, la rivolta morale delle vittime siciliane contro la piaga del racket mafioso, assistiamo ora al rilascio di questi aguzzini, che, immagino, ora potranno far valere le loro "ragioni" verso quegli indifesi e onesti cittadini che avevano trovato il coraggio di denunciarli. Una delle più brillanti operazioni di polizia, contraddistinta da una valenza simbolica enorme, viene quindi annullata da un manipolo di rappresentanti dello Stato togati che ha inteso trovare un vizio di forma nei provvedimenti emessi da altrettanti colleghi. In sostanza il Tribunale del Riesame, che si è riservato un periodo di 45 giorni per depositare la motivazione, ha deciso di annullare i provvedimenti emessi dal GIP perché "non sufficientemente argomentati". La forma più che la sostanza!!! Mi sarei aspettato un sollevazione stizzita da parte dei partiti; di TUTTI I PARTITI, un'immediata inchiesta da parte del Ministero della Giustizia, una campagna giornalistica di protesta e invece...silenzio, indifferenza e patetiche notizie di rigurgiti fascisti e inconsistenti e generiche minacce terroristiche che sanno di sabbia, sottile e abbondante.