domenica 7 settembre 2014

COROLLARIO DI EVENTI NON PROPRIO FELICI CHE VORRESTE AUGURARE AL VOSTRO CAPO

Una delle infinite probabilità che il nostro vivere quotidiano può (purtroppo) riservarci è la possibilità di incrociare persone che, sfruttando la loro posizione dominante (in campo lavorativo, sociale, sportivo, politico ecc.) possono rendere le nostre giornate un inferno o comunque degne di “non” essere ricordate, specialmente in questo particolare periodo post feriale.
Tali individui, spesso arroganti, a volte caratterizzati da grettezza d’animo e approfondita ignoranza, facendo leva sul loro “status”, hanno la capacità di suscitare, nei confronti dei malcapitati, (volgarmente chiamati, “impiegati”, “dipendenti”, “collaboratori”, “sottoposti”, “statali” ecc.), profondi sentimenti di rivalsa e persistenti note di biasimo, molto spesso immaginifiche di situazioni connotate da una discreta voglia di vendetta.     
Naturalmente non mi riferisco alle vittime di “stalking” o ad altri tipi di maltrattamento più o meno gravi, (la cui analisi richiederebbe un’approfondita preparazione di natura antropologica, psicologica, sociologica e legale, che personalmente non posseggo) né, tantomeno, intendo passare per assertore dell’assioma: il “capo è stronzo a prescindere”. Ho voluto, soltanto “caricaturare” coloro che, avendo un gradino più alto di responsabilità, credono di nascondere la loro inferiorità intellettuale trincerandosi dietro la loro posizione privilegiata (non ammettendo errori di sorta e comunque negando qualsiasi interlocuzione altrimenti considerata “ricatto”) e, nel contempo, perorare la causa di quelle persone che, per indole, autocontrollo o, più ragionevolmente, per educazione e “sopravvivenza”, riescono con tanta fatica a far rientrare nell’alveo dei desideri indicibili ciò che realmente pensano di questa gente con la quale, loro malgrado, sono costretti a convivere.   
L’intento è quindi quello di esorcizzare questo istinto di “ribellione” e “cattiveria”, (anche e soprattutto per evitare spiacevoli situazioni di dissidio nei rapporti interpersonali altrimenti irrecuperabili),  creando un ipotetico elenco di desideri indicibili, aperto anche ad eventuali ulteriori contributi esterni. Ovviamente, essendo un uomo, ho immaginato l’E.S. (Essere Supremo) appartenente al genere dei maschietti, magari appassionato di politica e sofferente di onnipotenza,  ma è facilmente modificabile a seconda delle esigenze.      
In tal senso ho cercato di rendere visibili questi desideri formulando una semplice domanda: Cosa vorremmo augurare al nostro piccolo “Essere Supremo” quando, con la sua innata facilità riesce a far “girare” il verso della nostra giornata, e non solo quella, da brillante e positiva a cattiva e deprimente?  Le tante risposte che ho raccolto da un piccolo campione di amici e colleghi sono variegate.
Queste sono quelle che, per motivi di spazio, ho ritenuto degne di essere elencate e condivise:       
patire un improvviso e fastidiosissimo prurito sotto la pianta dei piedi mentre sei sul palco ed illustri ad una platea di gente importante, che ti guarda ed ascolta in religioso silenzio, la relazione sull’andamento aziendale;
controllare tutto dall’alto della tua mega scrivania, facendoti passare per responsabile super oberato di  lavoro, mentre azioni, involontariamente, il volume del tuo p.c. al massimo durante la visione di un porno;

subire un improvviso bisogno di fare pipì durante la tua prima cena galante con la tua Lei e non riuscire più a resistere allo stimolo mentre, dopo tanto corteggiamento, decide di confidarti il suo segreto più recondito;  
riuscire, comunque, con una scusa plausibile ad andare in bagno e accorgerti che ce ne sono quattro in fila prima di te;
a mali estremi trovare, nonostante tutto, un angolino nascosto nel giardino e accorgerti che la lampo del pantalone è incastrata;
da fumatore incallito, quale sei, essere capace di sgattaiolare attraverso un’uscita secondaria da una importante riunione, in corso da ore, per assaporare una sigaretta ed accorgerti che l’accendino non funziona;
un improvviso e violento starnuto mentre sorseggi lo spumante servito per il 1° compleanno della figlia  del Capo Supremo inondando gli invitati di vino e bollicine, tra cui il vestito nuovo e preferito della moglie del Capo Supremo;
confidare ad una persona appena conosciuta durante una festa privata che la casa è arredata in modo pacchiano e priva di stile e scoprire che l’interlocutore è il proprietario;
riuscire ad invitare, dopo un lungo corteggiamento, la Lei dei tuoi sogni ad una serata al cinema per la visione di un thriller e, mentre il tuo braccio si poggia timidamente sulla sua schiena, subire un attacco improvviso di flatulenza proprio durante la scena del film in cui il volume si abbassa repentinamente;
entrare in un locale alla moda e accorgerti di aver pestato l’escremento di un cane con problemi intestinali quando noti che tutti ti evitano;
uscire dal locale alla moda e cercare di liberarti del fardello maleodorante utilizzando il tappetino di ingresso di un locale vicino e accorgerti, dopo due tre strisciate,  che il proprietario, un omone di 2 metri per di 100 kg di peso, noto per la sua permalosità,  è dietro alle tue spalle ad osservarti;
leggere il giornale ad alta voce in ufficio credendo che il titolo: “Razzi su Israele” si riferisca al noto parlamentare che ha da ridire anche sulla politica estera;            
diventare l’involontario bersaglio degli escrementi corrosivi di un gabbiano nottambulo con problemi gastrici, appena scendi dall’auto in smoking per assistere alla “prima” teatrale della stagione;
intervenire, senza essere invitato,  nella discussione tra colleghi che parlano di gechi (lucertoline notturne) rendendoti disponibile a partecipare ad un eventuale colletta di sostegno per aiutare eventuali associazioni di non vedenti.
Come si legge il corollario augurale di eventi non proprio felici è vasto e variegato e potrebbe proseguire all’infinito, pertanto mi fermo qui, non senza aver ringraziato i soliti amici per la squisita collaborazione. 
P.S.: Esiste una recondita possibilità che la redazione di questo post sia figlia di una qualche momentanea irritazione nei confronti di qualcuno o qualcosa, nondimeno mi corre l’obbligo di sottolineare che: “ogni riferimento a persone, cose e/o situazioni è volutamente casuale”.

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