giovedì 23 luglio 2015

METEOCALDO


Uffa che caldo!! Ma è possibile che quest’afa non accenna a diminuire? Ho perso il conteggio dei giorni. Non guardo più neanche le previsioni del tempo, tanto il quadro della situazione è sempre lo stesso, anticiclone da una parte e onda di caldo sahariano dall’altra. Anche le icone delle “app” dei nostri cellulari  hanno sempre la stessa immagine: sole, sole e ancora sole.

Premetto che è normale sentire caldo in estate, ma è altrettanto naturale urlare al mondo il proprio sfogo quando, costretti in un ufficio del settimo piano di un anonimo grattacielo, privo di aria condizionata e con l’unico ascensore fuori servizio, hai davanti una finestra che ti induce a guardare le persone che si godono l’estate .

Perché prendo le ferie nel periodo sbagliato? E dire che i programmi li ho fatti per tempo, scientemente. Quest’anno mai più a Luglio, non voglio ripetere un'estate con la pioggia come l’anno scorso, quest’anno le ferie ad Agosto!! Sic. E’ una situazione che mi destabilizza, mi spiazza. E il prossimo anno che mese scelgo?

La verità è che, come dicevano i nonni, non ci sono più le stagioni di una volta. Si andava in vacanza senza guardare le previsioni, si ignoravano gli anticicloni, le isobare, i cumulonembi e si partiva. Via! Lontano dal nostro quotidiano, felici di affrontare il “nuovo” e tutto il suo contorno. Cosa ci importava della calura o della pioggerellina improvvisa? Eravamo in vacanza, spensierati e felici.

Oggi, invece, ce la portiamo appresso la nostra “routine”. Devo partire? Quando? Aspetta un po’ che guardo sul tablet come sarà il tempo nella tale località dal 15 al 21.. così mi regolo. Ma cosa ti regoli? Dov’è finita la spensieratezza dei viaggi, il gusto della sorpresa. No!!! oggi siamo tutti meteorologi, climatologi, oceanografi, ogni circostanza è vagliata e spiegata in ogni minimo dettaglio.
Sei sulla riva del mare e ammiri l’orizzonte?  Magari pensi: tra poco prendo le pinne e la maschera a vado ad esplorare questa splendida distesa azzurra e piatta? Niente da fare. Si materializza dal nulla il tecnologico di turno che muore dalla voglia di dirti:

”vedi ora il vento soffia come Ostro ma tra le 12 e le 12,30 gira a ponente per cui il mare si incresperà e arriveranno le onde””.

Ora chi cazzo te l’ha chiesto? Perché rovinarmi la sorpresa? E’ automatico: la maschera e le pinne come d’incanto svaniscono….

“O se è per questo è meglio qualche onda ora che la bufera che ci aspetta domani…lo sai? Un flusso di aria fredda si insinuerà ad alta quota e porterà pioggia e grandine proprio alle nostre latitudini. Ti consiglio l’ombrello per domani””.

Cosa fareste voi in queste circostanze? Io una mezza idea ce l’ho!

Inutile, oramai siamo schiavi delle certezze, Nostradamus ci fa un baffo, il futuro non esiste, è già a disposizione. No, io non mi arrendo, al diavolo le app e le previsioni del tempo, preferisco guardare la finestra di questo caldo ufficio e aspettare “l’imponderabile” delle mie ferie di agosto…buco dell’ozono permettendo.

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