giovedì 6 febbraio 2014

La combustione dei rifiuti diventa reato.



Oggi, finalmente, è stato convertito in legge il decreto cosiddetto della “Terra dei Fuochi” che introduce, tra le altre cose, il reato di combustione dei rifiuti nel nostro codice penale. 
Un ulteriore arma in mano alla magistratura per arginare il disgustoso fenomeno dei roghi in Campania. 
Il provvedimento mira anche a reperire risorse per il risanamento ambientale della città di Taranto, devastato dai troppi anni convissuti con i fumi velenosi dell’Ilva.  
E’ una buona notizia, soprattutto per quella gente che è costretta a vivere in territori già martoriati da disagi occupazionali e piaghe sociali.
Certo è un punto di partenza, ora bisogna vedere se la legge verrà applicata e in che modo. Ripristino della legalità, tutela della salute e bonifiche ambientali sono gli obiettivi che si intende raggiungere.
Un compito arduo e molto costoso che vedrà impegnati diversi attori, (Istituto  Superiore di Sanità, Ministero dell’Ambiente, Esercito), alcuni con poteri speciali (Prefetto), una task force alla quale guardano con speranza le vittime di questo disastro che solo l’uomo, con la sua ignoranza e la sua atavica sete di denaro ha potuto creare.     
Non  resta che aspettare e vedere gli eventi. Visti i precedenti non sono ottimista, i provvedimenti  caratterizzati dall’urgenza, di solito, non hanno vita facile, ma apprezzo il tentativo dello Stato e il fatto di aver riconosciuto i problemi sollevati da quelle popolazioni. Far sentire la sua presenza e prendersi cura dei disagi dei cittadini è la via giusta da seguire. Ora incrociamo le dita e speriamo che tutto non vada in….. “fumo”. 


       

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