lunedì 2 dicembre 2013

AMAZON IN VOLO



Ormai è chiaro, Amazon, il colosso del commercio elettronico statunitense, ha deciso di lasciare un’impronta indelebile nel campo delle consegne delle merci e per sorprenderci, nel corso di una trasmissione televisiva della CBS, per bocca del suo fondatore Jeff Beos, ha annunciato l’avveniristico progetto di consegnare, in un lasso di tempo molto contenuto, si parla di mezz’ora, ciò che i clienti ordinano via internet.

Come?

Tramite un “drone”, una sorta di scatola di alluminio con otto eliche che, comandato a distanza, riesce a consegnare, di fronte alla porta di casa del cliente, il famoso pacchetto giallo con la merce appena ordinata. Il servizio si chiamerà “PRIME AIR” e se tutto andrà per il verso giusto potrà essere avviato entro 5 anni negli Stati Uniti, leggi permettendo.

Questi velivoli,  chiamati “octocoper”, che viaggiano controllati da computer a bordo, potranno trasportare colli pesanti fino a 2,5 chilogrammi e potranno coprire distanze sino a 16 km dai magazzini Amazon, questo permetterà all’azienda di risparmiare sia sui tempi di consegna, dato che permetterà al cliente di ricevere l’ordine entro mezz’ora,  che sulle emissioni inquinanti. «È  molto meglio che i camion su strada per i trasporti», ha enfatizzato il fondatore della società.

Naturalmente, prima di essere autorizzato,  il progetto dovrà affrontare una serie di test di sicurezza per avere il via libero definitivo da parte della FAA americana (Federal Aviation Administration) .

Per Amazon  è un’enorme restyling pubblicitario della propria  immagine, ultimamente offuscata sia in Inghilterra, dove  la BBC ha denunciato l'eccessivo carico di stress a cui sono sottoposti i propri dipendenti, tanto da porli a seri rischi di "problemi mentali e fisici", sia in Germania dove i lavoratori minacciano di scioperare proprio sotto le festività natalizie a causa delle «disumane» condizioni di lavoro e dei bassi salari.

Comunque sia, la tecnologia va avanti e sembra che l’uso dei droni non  conosca confini, iniziative simili sono state promosse anche in Cina, dove una grossa società di trasporti sta studiando la creazione di droni capaci di coprire notevoli km e sollevare pacchi di notevole peso mentre in America una nota catena di distribuzione alimentare sembra stia studiando il modo di portare le pizze a domicilio con questi piccoli elicotteri, una sorta di Pony “volante” express.

Anche in Italia qualcuno sta pensando  all’utilizzo di questa tecnologia, pare che Equitalia stia sperimentando un drone capace di suonare il campanello e di consegnare la cartella esattoriale infilandola con estrema precisione  sotto la porta grazie ad un innovativo sistema GPS.  Naturalmente si tratta di un drone "super veloce", capace di evitare oggetti di varia natura eventualmente scagliati dai malcapitati intestatari delle cartelle. 

I test, super segreti, sono già in avanzata fase sperimentale, d’altronde la materia prima (tasse) non manca.    

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